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UTILITÀ DELLA BIBBIA

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«La Parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente» (At 6:7).

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«Ora questi [i Giudei di Berea] erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così» (At 17:11).

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«Una notte il Signore disse in visione a Paolo: “Non temere, ma continua a parlare e non tacere; perché io sono con te, e nessuno ti metterà le mani addosso per farti del male; perché io ho un popolo numeroso in questa città”.  Ed egli rimase là un anno e sei mesi, insegnando tra di loro la Parola di Dio» (At 18:9-11).

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«E ora, vi affido a Dio e alla Parola della sua grazia, che può edificarvi e concedervi l’eredità di tutti santificati» (At 20:32).

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«Ed io, fratelli, quando venni da voi, non venni ad annunziarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; poiché mi proposi di non sapere altro tra voi, fuorché Gesù Cristo e lui crocifisso» (1Cor 2:1-2).

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La Bibbia è la Parola di Dio: chi la studia e la mette in pratica salverà la propria anima, grazie a Cristo, nel giorno del giudizio. Questo messaggio deve risuonare sempre, forte e chiaro, a tutte le genti, oggi più che mai soggette al mondo iniquo che odia Dio. Occorre ricordare a tutti che la Bibbia non è un libro come gli altri; essa è la Parola di Dio, la Scrittura voluta dal Signore e ispirata dallo Spirito Santo. La Bibbia è il libro più diffuso (tradotto in oltre duemila idiomi) nella storia della civiltà umana.

Ma a che cosa serve la Bibbia, la Parola di Dio? E perché mai essa si contrappone vigorosamente alle tradizioni create dall’uomo in ambito religioso (Mt 15)? A queste due domande è possibile rispondere con le parole ispirate dell’apostolo Paolo: «Ogni Scrittura è ispirata da Dio ed utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l’uomo di Dio sia compiuto e pienamente fornito per ogni opera buona» (2Tm 3:16-17). Cerchiamo di capire, nel modo più semplice possibile, questo versetto cardine, nel quale lo Spirito Santo ci dice che la Sacra Scrittura è utile (vale a dire: serve, è vantaggiosa ai fini della salvezza) a insegnare, a riprendere e correggere, ad educare alla giustizia.

  • INSEGNARE – La Bibbia fa conoscere ciò che Dio richiede da noi. Dinnanzi a lui noi non siamo nulla, e pertanto abbiamo tutto da imparare. Egli ci istruisce per il nostro bene e per la testimonianza verso il prossimo. Diffidiamo di tradizioni e filosofie umane.
  • RIPRENDERE E CORREGGERE – Se non abbiamo il Cristo che vive nello Spirito nostro mediante la fede ubbidiente ai comandamenti divini (cfr. Ef 3:17), siamo lontani da Dio, senza speranza, ribelli ed ignoranti. Il Signore ci riprende e ci corregge, portandoci sulla buona strada, sì stretta e difficile, ma che conduce alla salvezza (Mt 7:13-14).
  • EDUCARE ALLA GIUSTIZIA – Solo conoscendo la volontà divina, potremo davvero crescere nella nostra vita spirituale, dimostrando di essere fedeli testimoni di Cristo, il Signore, giudice alla fine dei tempi, esecutore e protettore della giustizia del Padre. Paolo insegna con dovizia di particolari che occorre essere servi dell’ubbidienza che conduce alla giustizia, e non servi del peccato che mena alla morte dello Spirito (Rm 6:16). Paolo, ancora, definisce spazzatura le cose grandi del mondo, avendo scelto piuttosto di guadagnare il Cristo mediante l’ubbidienza al semplice Vangelo di Dio (Fil 3:7-9).

 

Arrigo Corazza