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STRANI SALTELLI SULLA BIBBIA …

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Sentite che cosa accadde ad un tale che aveva l’abitudine di leggere a caso la Sacra Scrittura. Apri e lesse: «Giuda … andò ad impiccarsi» (Mt 27:5). Evidentemente quel passo non andava interpretato come un consiglio divino. Riprovò in altra parte e ancora, dopo aver aperto a caso, puntò l’indice e lesse: «Va’ e fa’ anche tu lo stesso» (Lc 10:37). Anche stavolta non era riuscito a trovare soddisfazione dalla Parola di Dio. Fece ancora un tentativo: richiuse e riaprì la Bibbia in un’altra sezione. L’indice, che questa volta non doveva tradirlo, si arrestò su Gv 13:27: «Quello che fai, fallo presto». Dopo questi tentativi, s’impaurì. Da allora, ha capito come si studia la Bibbia, con ogni premura ed ordine, per cercarvi il consiglio divino, senza saltellare a caso sui versetti.

 

* * *

 

La Bibbia è la Parola di Dio che il cristiano deve conoscere approfonditamente per comportarsi in questa vita secondo la volontà divina. Non si può pensare di fare quello che vogliamo, e sfuggire al giudizio finale: infatti, piaccia o no, volenti o nolenti, dovremo renderne conto al Padre Eterno. Viceversa, abbiamo una responsabilità ben precisa, una missione da adempiere: ascoltare la Parola e metterla in pratica, come dice il Signore circa i suoi fratelli nello spirito (Lc 11:28). Ciò ci porta ad ottenere una delle più profonde beatitudini, cioè la pace e il godimento nel nostro spirito travagliato dai problemi della vita quotidiana. Tutto questo si realizza mediante la conoscenza e la pratica della Parola di Dio, l’unica Parola che veramente conti per chi crede a Dio tramite Cristo.

Ora, la Bibbia va letta, studiata e praticata, sempre, sino alla fine, ma con costanza, con amore, addirittura con la passione che nasce in noi al pensiero di scoprire un poco di più di Dio e del Signore Gesù.

La Bibbia: croce e passione del credente. Passione, perché sinceramente crediamo che essa sia indispensabile per la nostra crescita in Cristo, che essa sia l’unica opportunità rimastaci, prima del gran salto nell’aldilà, di porci in contatto con il disegno salvifico di Dio; croce, perché occorre studiarla, perdendo tempo e pazienza (infatti, nessuno nasce già conoscendo le cose). Nondimeno, spesso il cristiano vuole conoscere la Parola tutta e subito. Il che è, ovviamente, impossibile. Bisogna durare molta, molta fatica …

Diversi gruppi religiosi, oggi, mettono da parte la Bibbia in quanto ritenuta troppo difficile per i loro contatti. Ed ecco proliferare il miracolo a tutti i costi, il richiamo frizzantino allo Spirito, i grandi uomini che distruggono la fede genuina e pura. Ma non c’è niente da fare: bisogna perdere tempo sulla Parola, bisogna soprattutto “sudare” sulla Parola per capirla ed essere in grado di insegnarla ad altri. Esiste la pessima abitudine di aprire a caso la Bibbia, puntando l’indice su un verso e aspettando, vanamente, che Dio suggerisca dall’alto, per poi dire che la Bibbia è difficile, che non si capisce, che è lontana da noi … Questa è pura follia!

La Parola del Signore, invece, va studiata giorno dopo giorno, con l’ausilio della preghiera, facendosi sempre prendere e stupire dalla sua profondità e attualità. Ringraziamo Dio per averci dato la sua Parola, monumento del suo amore per noi.

 

Arrigo Corazza