CHIESE SCRITTURALI, AUTONOME, INCOMPLETE E NON AUTOSUFFICIENTI

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CHIESE SCRITTURALI, AUTONOME, INCOMPLETE E NON AUTOSUFFICIENTI

1 luglio 2022

 

È biblicamente errato pensare e dire che qualunque chiesa di Cristo (di nuova o antica fondazione) non sia né SCRITTURALE né AUTONOMA se priva dei suoi ministri o di alcuni di essi o se impossibilitata a sostenere l’evangelista o i suoi membri indigenti. Sarà INCOMPLETA e non AUTOSUFFICIENTE ECONOMICAMENTE: il che è tutto un altro paio di maniche. Per colmare quest’ultima lacuna (sostegno degli evangelisti o dei fratelli in estremo bisogno) interviene il pensiero e l’aiuto di Dio, che ci consente di applicare un modello o codice di comportamento presente nella Chiesa di Cristo descritta nel N.T. sotto l’autorità e il controllo apostolico.

In attesa di raggiungere l’autonomia economica e la completezza dei ministeri al suo interno, ogni chiesa di Cristo continua la vita spirituale nel Signore con calma e tranquillità, rispettando i modi e i tempi d’azione richiesti nel Regno di Dio, senza forzature e pienamente consapevole di essere comunque scritturale e autonoma e con la sicura speranza della vita eterna da parte dei suoi membri.

 

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Autonomo (Treccani, Vocabolario on line)

[dal gr. αὐτόνομος, composto di αὐτός «stesso» e tema di νέμω «governare»; propriamente «che si governa da sé»] – Che ha la capacità e facoltà di governarsi o reggersi da sé, con leggi proprie. Per estensione, libero, indipendente.

 

Autosufficiente (Treccani, Vocabolario on line)

Che basta a se stesso, che non ha bisogno dell’aiuto altrui; che ha in sé i mezzi, sia finanziari sia d’altra natura, per soddisfare le proprie esigenze.

 

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«Il Signore ha ordinato che coloro che annunziano il vangelo vivano del vangelo» (1Cor 9:14).

 

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L’IMPORTANZA DEGLI SCHEMI / PARADIGMI / MODELLI / CODICI BIBLICI

Gesù Cristo e gli autori del N.T. hanno stabilito modelli di riferimento da seguire oggi (e sempre) sia per diventare cristiano, sia per essere Chiesa di Cristo. Non c’è altra via se non quella di applicarli senza alcuna modifica (aggiungendo o togliendo: Ap 22:18).

Se diciamo correttamente di voler tornare alla Chiesa descritta nel N.T. si deve guardare UNICAMENTE ai modelli che essa ha seguito. Difatti, quella Chiesa con quei credenti (Paolo, Pietro, Timoteo …) in quei luoghi (Smirne, Efeso, Roma …) e in quelle condizioni storiche, non potrà mai più ritornare perché è morta, dissolta nella vita che fu. Di conseguenza, come detto, bisogna puntare ai modelli che quella Chiesa ha seguito sotto l’autorità e il controllo degli apostoli, modelli che sono portatori di dottrine e valori permanenti sino al ritorno di Gesù. Capire questa differenza per tornare alla Chiesa del N.T. è fondamentale – altrimenti dovremmo predicare il vangelo con l’asino e il cavallo invece che con la macchina o l’aereo (tanto per citare un esempio elementare). Ogni Chiesa di Cristo locale oggi, in qualunque parte del mondo, è “uguale”, corrisponde alla Chiesa descritta nel N.T. solo se si atterrà allo schema neotestamentario. Al contrario delle circostanze storiche che variano nel tempo e nello spazio, il paradigma biblico rimane invece per sempre, essendo nella Parola di Dio (1Pt 1:25) anzi essendo Parola di Dio.

 

CHIESE SCRITTURALI E AUTONOME MA NON AUTOSUFFICIENTI ECONOMICAMENTE

Quando la chiesa locale (appena fondata o di lunga vita) segue fedelmente il N.T. (e solo quello), allora è scritturale, autonoma, libera e indipendente, dotata di una legge propria (il N.T. appunto). Ma potrebbe non essere completa nei ministeri previsti da Cristo e autosufficiente sotto l’aspetto economico. Per colmare quest’ultima lacuna (sostegno degli evangelisti o dei fratelli in estremo bisogno) interviene il pensiero e l’aiuto di Dio.

Attenzione, quindi: guai a confondere l’autonomia di una chiesa con la sua autosufficienza economica (sarebbe un errore fatale). Se è vero che ogni chiesa è SEMPRE dottrinale e autonoma finché si basa sulla legge di Cristo (1Cor 9:21), è altrettanto vero tuttavia che non ogni chiesa di Cristo è autosufficiente quanto alla sua capacità finanziaria, la quale dipende quasi sempre dal numero di membri che la compongono. Dico “quasi sempre” perché una chiesa di dieci membri potrebbe raccogliere in colletta più di una chiesa di cinquanta. Sappiamo per esperienza diretta che l’autonomia finanziaria di ogni chiesa locale deriva da proprie e particolari contingenze storiche.

Quando una chiesa di Cristo segue la dottrina di Cristo, non servono aiuti esterni. Se dovessimo aspettare aiuti “religiosi” offerti dall’uomo perché le chiese diventino scritturali e autonome, allora staremmo davvero freschi e pericolosamente vicini al baratro, all’abisso: la storia di duemila anni di cristianesimo non si cambia. Sappiamo bene che cosa hanno prodotto le “spintarelle religiose dell’uomo” nella vita della Chiesa di Cristo …

In attesa di raggiungere l’autonomia economica, ogni chiesa di Cristo continua la vita spirituale nel Signore con calma e tranquillità, pienamente consapevole di essere comunque scritturale e autonoma e con la sicura speranza della vita eterna da parte dei suoi membri.

 

CHIESE SCRITTURALI E AUTONOME MA INCOMPLETE QUANTO AI MINISTRI

Sui servitori della chiesa neotestamentaria, vedi in questo sito l’approfondimento I MINISTERI NELLA CHIESA: LA TERMINOLOGIA (nella sezione LA CHIESA DEL N.T.).

 

Quanto all’essere completa di ministri secondo il volere di Cristo, difficilmente ogni chiesa di Cristo in Italia può oggi vantare «evangelisti, pastori e insegnanti» (Ef 4:11) e diaconi (Fil 1:1; 1Tm 3:8,12,13). Questo dato di fatto è imposto da molti e diversi fattori tipici della storia di ciascuna chiesa. I cristiani sono chiamati a crescere all’altezza del Cristo (Ef 4:11-17) e quindi, seguendo il N.T., sanno perfettamente quello che rimane da fare (nel migliore dei modi) per adeguarsi alle aspettative spirituali del Signore e per arrivare all’ordinamento da lui voluto.

In attesa di raggiungere la completezza dei ministeri al suo interno, ogni chiesa di Cristo continua la vita spirituale nel Signore con calma e tranquillità, pienamente consapevole di essere comunque scritturale e autonoma e con la sicura speranza della vita eterna da parte dei suoi membri.

Tuttavia, non si devono assolutamente forzare né i tempi né i modi di attuazione. Occorre avere tutta la pazienza necessaria, che, in Italia, visto il perdurare di una determinata mentalità, sarà richiesta in abbondanza. Evitando di lasciare campo alla propaganda e alla fretta (entrambe pessime aiutanti), occorre perseverare con modestia e umiltà verso la salvezza (Mt 10:22), aderendo costantemente al Signore e al suo modello. Altri schemi / paradigmi / modelli spacciati come ausilio per lo sviluppo del vangelo periranno. Essi non interessano a chi ama Gesù e vuole rimanere nella sua dottrina (2Gv 1:9). È una perdita di tempo persino parlarne.

 

DUE O TRE CRISTIANI POSSONO FORMARE LA CHIESA DI CRISTO?

Sì, certo. «Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro» (Mt 18:20). Questa bellissima affermazione del Signore si sposa magnificamente con le sue ultime parole nel vangelo di Matteo (28:18-20). Quando una pluralità di cristiani si raggruppa per seguire l’autorità di Gesù, ecco nascere la chiesa, l’assemblea di Cristo, alla quale il Signore aggiunge (At 2:47).

 

QUESTA CHIESA APPENA FORMATA È SCRITTURALE E AUTONOMA OPPURE HA BISOGNO DI QUALCOSA ESTERNA ALLA CHIESA STESSA CHE L’AIUTI A ESSERE TALE?

No. Anche se appena nata, questa chiesa che segue la Sacra Scrittura è autonoma e ha bisogno – SOLO E SEMPRE – della Parola di Dio, per vivere e svolgere nel corso del tempo il compito che il Signore le ha affidato: predicazione, edificazione spirituale, cura dei fratelli poveri

 

QUESTA CHIESA, PER ESSERE DI CRISTO E AUTONOMA, DEVE AVERE «APOSTOLI, PROFETI, EVANGELISTI, PASTORI E INSEGNANTI» (EF 4:11)?

Occorrono necessariamente gli apostoli e i profeti che ci hanno dato la Parola ispirata (N.T.). Gli altri doni di Cristo (evangelisti, pastori e insegnanti) potrebbero non essere presenti singolarmente o tutt’insieme. A questo proposito, nella ripartizione dei servizi presenti nelle singole chiese si vedranno risultati molto diversi: chiese di venti membri con l’evangelista, gli anziani e gli insegnanti, e chiese di cinquanta membri che ne sono totalmente privi o che hanno soltanto l’evangelista oppure gli insegnanti. Insomma: anche in questo caso, tutto dipende dalle circostanze storiche proprie di ogni chiesa. Non si può mai dire.

 

SE UNA CHIESA NON PUÒ PAGARE UN AFFITTO PER UN LUOGO DI RIUNIONE, PUÒ O DEVE CHIEDERE AD ALTRE CHIESE DI INTERVENIRE PER AVERLO?

No. Si fa con quanto si ha, raccolto dai fratelli mediante la colletta domenicale (1Cor 16:1 è l’unico modello biblico di riferimento in proposito).

Una chiesa aiuta un’altra chiesa unicamente in caso di grave necessità (vedi At 11:28ss; 2Cor 8 e 9 per l’unico modello biblico di riferimento in proposito).

Ovviamente, la chiesa non chiede fondi ai governi o a Enti vari non solo perché segue soltanto 1Cor 16:1, ma soprattutto perché non vuole avere niente a che spartire con autorità umane e dover dipendere da esse .

 

SE UNA CHIESA NON PUÒ PAGARE (IN TOTO O IN PARTE) UN EVANGELISTA, CHE COSA ACCADE?

L’obiettivo biblico (e ideale) per ogni chiesa sarebbe quello di pagare l’evangelista che la serve. In caso contrario, come fare? Il Signore, che è assai più intelligente degli uomini, ha provveduto: quell’evangelista può ricevere fondi direttamente da altre chiese o individui. Così accadde a Paolo mentre predicava a Corinto (2Cor 11:8). Dunque, la realtà di chiese che aiutano evangelisti altrove (nel proprio Paese o in altri Paesi), è corretta perché si adegua al paradigma biblico voluto dallo Spirito Santo.

Se una chiesa non potesse sostenere l’evangelista che la serve, allora altre chiese (o individui) invieranno DIRETTAMENTE all’evangelista il proprio contributo, senza il tramite di un’altra chiesa accentratrice o garante (sponsor; in proposito non esiste alcun modello biblico a cui riferirsi). Dunque, il rapporto tra le chiese che inviano fondi e chi li riceve è unico e diretto. Chi al riguardo usa una traccia diversa rispetto a quella stabilita da Cristo commette un abuso spirituale e ne risponderà al Signore nel giorno del giudizio. In questo caso l’autonomia di una chiesa o di un evangelista è perfettamente salvaguardata perché corrisponde allo schema biblico.

Dunque, quanto ai fondi per l’evangelista, questo che abbiamo appena visto è l’unico modello descritto nel N.T. Esso funziona ottimamente da duemila anni a questa parte, e funziona perché l’ha stabilito il Signore e non l’uomo. Non si vede perché lo si voglia cambiare (in base, poi, a quale autorità? Del Pinco Pallino di turno, che oggi c’è e domani sparisce? Ovvia!).

 

CONCLUSIONE

È biblicamente errato pensare e dire che qualunque chiesa di Cristo (appena fondata o di lunga vita) non sia né SCRITTURALE né AUTONOMA se priva dei suoi ministri o di alcuni di essi o se impossibilitata a sostenere l’evangelista o i suoi membri indigenti. Sarà INCOMPLETA e non AUTOSUFFICIENTE ECONOMICAMENTE: il che è tutto un altro paio di maniche. Per colmare quest’ultima lacuna (sostegno degli evangelisti o dei fratelli in estremo bisogno) interviene il pensiero e l’aiuto di Dio, che ci consente di applicare un modello o codice di comportamento presente nella Chiesa di Cristo descritta nel N.T. sotto l’autorità e il controllo apostolico.

In attesa di raggiungere l’autonomia economica e la completezza dei ministeri al suo interno, ogni chiesa di Cristo continua la vita spirituale nel Signore con calma e tranquillità, rispettando i modi e i tempi d’azione richiesti nel Regno di Dio, senza forzature e pienamente consapevole di essere comunque scritturale e autonoma e con la sicura speranza della vita eterna da parte dei suoi membri.

Per favore, mettiamo le cose bibliche al loro giusto posto (biblico).

 

Arrigo Corazza