CULTO (Apocalisse 14:7)

Dicendo che «Dio è spirito; e quelli che lo adorano, bisogna che l’adorino in spirito e verità» (Giovanni 4:24), il Signore Gesù sottolinea la necessità di adorare Dio secondo verità. In buona sostanza, per il credente adorare Dio è non solo un piacere ma anche un dovere, nella maniera da Dio stesso voluta: in spirito e verità, seguendo solo la Bibbia. E proprio dal N.T. è possibile capire in breve com’era il culto dei cristiani.

Nel giorno di domenica, riuniti in case private (le basiliche saranno create da Costantino, dopo il 312 d.C.), i cristiani cantavano lodi al Signore, pregavano Dio attraverso Cristo Gesù, ascoltavano l’insegnamento e la predicazione della Parola del Signore, davano il proprio contributo economico alla vita della Chiesa, mangiavano la Cena del Signore. Secondo il N.T., i cristiani si radunavano in assemblea (“chiesa”) anche in altri giorni della settimana.

Canto.

Si elevavano lodi a Dio. Non è attestato l’uso di strumenti musicali (lo strumento era il cuore).

Preghiera.

Da sempre è un tratto costitutivo della vita tanto del cristiano, quanto della Chiesa. Le preghiere erano alzate a Dio Padre attraverso la mediazione di Cristo.

Insegnamento.

Fin dal suo inizio, la vita della Chiesa poggiava sull’ascolto e sulla predicazione della Parola di Dio.

Colletta.

I primi discepoli di Cristo contribuivano liberamente, con gioia e secondo le proprie possibilità, alle necessità della Chiesa e alla diffusione del vangelo. Le Chiese non chiedevano niente a Cesare, mantenendo netta quella distinzione tra Dio e i poteri di questo mondo voluta da Gesù.

Cena del Signore.

Tutti insieme, i primi cristiani ricordavano la vita, la morte, la risurrezione, l’ascensione e il ritorno di Gesù; lo facevano partecipando alla “Cena del Signore”, cioè mangiando pane e bevendo vino in memoria di Gesù, proprio come Gesù stesso aveva fatto con i suoi discepoli poco prima di morire sulla croce. La Cena del Signore, che i cristiani consumeranno sino al ritorno di Gesù, era (e rimane) una splendida predicazione pubblica della potenza di Cristo, della sua risurrezione e, appunto, del suo ritorno glorioso alla fine dei tempi.