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FINALMENTE UN CREDENTE SERIO!

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«Inizio del vangelo di Gesù Cristo Figlio di Dio. Secondo quanto è scritto nel profeta Isaia: “Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero a prepararti la via”. Voce di uno che grida nel deserto: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri”. Venne Giovanni il battista nel deserto predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati. E tutto il paese della Giudea e tutti quelli di Gerusalemme accorrevano a lui ed erano da lui battezzati nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Giovanni era vestito di pelo di cammello, con una cintura di cuoio intorno ai fianchi, e si nutriva di cavallette e di miele selvatico. E predicava, dicendo: “Dopo di me viene colui che è più forte di me; al quale io non sono degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari. Io vi ho battezzati con acqua, ma lui vi battezzerà con lo Spirito Santo”» (Mc 1:1-8).

 

Colpiscono la compostezza, la determinazione e l’onestà di Giovanni Battista. Dopo secoli di silenzio profetico, egli appare nella storia d’Israele come una meteora, seppure fulgidissima. È una figura straordinaria, fuori dalle catalogazioni religiose tipiche dell’ ebraismo a lui coevo. È l’uomo di Dio che precede il Messia secondo le profezie veterotestamentarie, il nuovo Elia che prepara il popolo all’incontro con il suo Messia, la vox clamantis in desertovoce di uno che grida nel deserto») che attiva le folle perché si preparino a cambiare vita mediante il pentimento e il battesimo in vista del futuro perdono dei peccati conferito da Cristo.

In Mc 1:7 Giovanni esalta la sua missione e quella del suo Signore Gesù, peraltro suo parente dalla parte di Maria (synghenìs συγγενίς, Lc 1:36). Giovanni sa che la sua opera è però preparatoria, parziale, anche se fondata sulla forza umana e divina combinate assieme (è pur sempre l’inviato di Dio), laddove l’opera potente e conclusiva è del Cristo sostenuto dallo Spirito Santo.

Analizzando tutte le fonti neotestamentarie a lui relative, capiamo come Giovanni conosca i suoi limiti e ne tragga sorprendentemente gloria, dandone precisa e umile testimonianza alle masse, che non vengono da lui ingannate o fuorviate. Anche qui, come nell’episodio della condanna dei sovrani adulteri, Erode e Erodiade (Mc 6:16ss), Giovanni dice “pane al pane e vino al vino”, annunciando cioè le cose così come stanno, con sincerità e candore, con trasparenza, senza sotterfugi, dubbi, inganni. Giovanni è ai margini del Regno giacché non è lui il Regno: il Regno è Gesù e la salvezza in lui, è la presenza di Dio nei cuori degli uomini attraverso l’opera e il sacrificio di Cristo.

Di questo Regno Giovanni è solo precursore premuroso, attento e fedele, pronto ad assumersi la responsabilità che il Signore gli affida. Nella storia della salvezza ordita da Dio nel corso della vita umana, ogni tessera del mosaico ha la sua importanza, se subordinata al tutto che fa capo al Signore, al quadro generale che è dipinto da Dio e non dalla creatura umana. In quello splendido mosaico Giovanni si è inserito perfettamente. Pertanto, la sua figura rifulgerà per sempre perché egli ha dimostrato il valore della vita nel Regno, che è fatta di

  • ubbidienza a Dio,
  • rispetto per i suoi programmi,
  • fiduciosa aspettazione della salvezza nel post mortem,
  • onesto riconoscimento dei limiti di ciascuno,
  • lavoro collettivo grazie alla singola distribuzione delle forze.

Finalmente un credente serio, che sta al suo posto, un credente dedicato a Dio. Insomma: gente rara da trovare in giro, nel marasma spirituale, così allora come oggi. Lo aveva capito anche il Signore Gesù annunciando la straordinaria grandezza del Battista (Mt 11:11). Egli è partito gridando dal deserto e suscitando l’acuto interesse delle masse circa la sua austera figura. Al contrario, in questi tempi lo farebbero a pezzi seduta stante (altro che Erode, Erodiade, Salomè e la decapitazione!).

Del resto, pur non partendo dal deserto, chi oggi annuncia – quale novello Giovanni Battista – il Vangelo del Regno finisce nel deserto brullo e spettrale delle ricche e smaliziate società occidentali, dove la misura di tutte le cose è purtroppo la creatura umana nel suo egocentrismo e non Dio. Comunque, il pensiero dell’opera e della testimonianza che furono di Giovanni Battista rimane per sempre e ci conforta quando l’aridità del deserto spirituale che ci circonda si fa insopportabile e quasi mortale.

 

Arrigo Corazza (1995)

 

Ancora su Giovanni Battista, vedi in questo sito, sezione EDITORIALE, IL CORAGGIO E L’ESEMPIO DI GIOVANNI BATTISTA del 10 settembre 2021 (o clicca qui sotto).

https://www.chiesadicristoinpisa.it/il-coraggio-e-lesempio-di-giovanni-battista/