IGNORANZA BIBLICA ED ERRORE

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IGNORANZA BIBLICA ED ERRORE

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Il cristianesimo di cui parla la Bibbia è stato modificato lentamente a causa delle continue e varie innovazioni dottrinali apportate dall’uomo nel corso dei secoli.

 

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Quando ci chiediamo quali siano i motivi che hanno determinato il passaggio dalla sana dottrina di Cristo ad altre forme di comunicazione religiosa propugnate da falsi maestri / profeti / cristi, la risposta è semplice: da Gesù a loro si è giunti perché i cristiani spesso dimenticano (o addirittura ignorano) la Parola di Dio. Interrogato da alcuni Sadducei (che non credevano nella risurrezione), Gesù evidenziò il loro errore: «Voi errate perché non conoscete né le Scritture, né la potenza di Dio» (Mt 22:28). Per “Scritture” qui il Signore intende ovviamente l’A.T. (il N.T. ancora non esisteva). Ma il principio da lui enunciato circa le Sacre Scritture resta valido anche oggi. Come i Giudei contemporanei di Gesù avevano la legge divina (mosaica) da osservare (cfr. Lc 16:29), così noi oggi possediamo il Nuovo Patto, instaurato da Gesù mediante il suo sangue.

 

CONOSCERE LA PAROLA DI DIO (LA BIBBIA) SIGNIFICA CONOSCERE CRISTO

Conoscere Dio significa conoscere la sua Parola, che è Gesù Cristo, massima espressione della rivelazione divina (cfr. Gv 1:1- 18; Col 2:9; Eb 1:1-3). Cristo ha assunto la natura umana, soffrendo per la salvezza del genere umano (cfr. Fil 2:5ss) e ponendo le basi di un edificio indistruttibile: la Chiesa (Mt 16:18ss). E la Chiesa, fin dal suo primo apparire, ha trovato le sue origini nella volontà e nei comandamenti del Gesù, dati al mondo mediante l’opera apostolica. Cristo è via, verità e vita; gli apostoli, pieni dello Spirito Santo (cfr. Gv 14:16,17,26; 15:26-27; 16:7-15), sono gli ambasciatori di Cristo che hanno rivelato tutta la verità divina. Secondo At 1:21-22, essi non hanno avuto (né avranno mai) successori. È proprio difficile capire questa realtà religiosa? Basta infatti una lettura rapida del N.T. per comprendere la straordinaria potenza e unicità del messaggio di Gesù. Non occorre certo essere dotati di un intelletto superiore per comprendere che di là da Cristo non c’è niente e nessuno. Si valica il confine tracciato da Cristo quando si dimentica la realtà e la funzione di nostro Signore.

Per quanto riguarda il cristianesimo di cui parla la Bibbia, esso è stato modificato lentamente a causa delle continue e varie innovazioni dottrinali apportate dall’uomo nel corso dei secoli. Eppure, tra verità e menzogna esiste un abisso. La verità è Cristo, mentre la menzogna è da Satana, che si traveste da angelo di luce (2Cor 11:14). Il demonio conosce bene la Sacra Scrittura e la usa per soddisfare i suoi fini (cfr. le tentazioni di Gesù in Mt 4). I cristiani dovrebbero conoscere la Bibbia tanto quanto la conosce Satana, se non assai di più. Tornando all’abisso tra verità divina e menzogna, com’è possibile che esso sia stato progressivamente colmato? Semplicemente a causa dell’ignoranza biblica diffusa circa le cose e i pensieri di Dio. E Satana sguazza nell’ignoranza … Il vecchio detto di Os 4:6 è sempre valido («il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza»).

 

IGNORANZA

I membri della Chiesa di Cristo si definiscono “cristiani” e solo “cristiani” (At 11:26), e fanno benissimo, visto che nessun altro nome è loro attribuito dalla Bibbia. Essi portano (soltanto) il nome del loro Maestro e Signore, in quanto Cristo è l’unico salvatore (l’apostolo Pietro affermava che «in nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati», At 4:12).

I cristiani danno l’impressione di conoscere la Parola di Dio, pronti ad assolvere il compito di annunciare e difendere il Vangelo (Fil 1:16). Siamo davvero sicuri che sia così (Fil 1:16)? In caso contrario si rischierebbe la fine della Chiesa locale. Inoltre, quest’ignoranza biblica non è un buon segno, essendo foriero di gravi pericoli spirituali.

I discepoli di Cristo hanno l’obbligo di amare e studiare la volontà del Padre mettendola in pratica, se vogliono essere veramente discepoli di quel Figlio che ha dato un mirabile esempio di ubbidienza e fedeltà al Padre, sino alla fine, alla morte di croce (Fil 2:5ss). Il cristianesimo ha poco da spartire con le teorie umane e filosofiche. Esso esige unicamente l’applicazione pratica della Parola di Dio, cioè la testimonianza quotidiana e caritatevole della verità di Cristo: «Questo è l’amore di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti e i suoi comandamenti non sono gravosi» (1Gv 5:3; vedi anche Mt 7:21). Il cristiano ha sempre il dovere di chiedersi quanto tempo stia dedicando al Signore Dio: gli spiccioli della vita oppure la vita stessa? A ben sentire le parole di Paolo, la differenza è tanta: «sono stato crocifisso con Cristo: non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me! La vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figlio di Dio il quale mi ha amato e ha dato se stesso per me» (Gal 2:20).

 

Arrigo Corazza